BRUXELLES – La Commissione europea ha annunciato che sta effettuando ispezioni, senza preavviso, presso le sedi delle aziende attive nell’ordinazione e nella consegna online di prodotti alimentari, generi alimentari e altri beni di consumo, in due Stati membri.
La Commissione teme che le società interessate possano aver violato le norme antitrust dell’UE che vietano i cartelli e le pratiche commerciali restrittive, articolo 101 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
I controlli di oggi si inseriscono nella più ampia indagine avviata lo scorso anno in seguito ad ispezioni analoghe. I funzionari europei erano accompagnati dai loro omologhi delle competenti autorità nazionali garanti della concorrenza.
L’ambito dell’indagine, inizialmente comprendente le presunte ripartizioni del mercato, ora è stato esteso per vagliare presunti scambi di informazioni sensibili e accordi no-poach
Gli accordi no-poach tra concorrenti in un mercato, sono pensati per ridurre le scelte e i salari dei dipendenti. Quando due o più concorrenti accettano, implicitamente o esplicitamente di smettere di competere tra loro.
Le ispezioni senza preavviso rappresentano un passo preliminare verso l’indagine su sospette pratiche anticoncorrenziali. La Commissione chiarisce che svolgere tali ispezioni non significa che le società siano colpevoli di comportamenti anticoncorrenziali, né pregiudica l’esito dell’indagine stessa.
Non esiste un termine legale per completare le indagini sulla condotta anticoncorrenziale. La loro durata dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità di ciascun caso, la misura in cui le imprese interessate collaborano con la Commissione e l’esercizio dei diritti di difesa.
Nell’ambito del programma di clemenza della Commissione, le società coinvolte in un cartello segreto possono ottenere l’immunità dalle ammende o riduzioni significative delle ammende, in cambio della segnalazione della condotta e della collaborazione durante l’indagine.
Gli individui e le aziende possono segnalare cartelli o altri comportamenti anticoncorrenziali in forma anonima attraverso lo strumento di segnalazione della Commissione.