Gli stati membri dell’Unione Europea hanno concordato una carta d’invalidità riconosciuta in tutta l’UE e un contrassegno di parcheggio per disabili a livello europeo. Il Consiglio Europeo, attraverso le parole di Pablo Bustinduy, fa sapere che “le condizioni speciali e il trattamento preferenziale applicabili alle persone con disabilità nel loro paese di residenza, saranno disponibili per gli altri cittadini dell’Unione con disabilità che viaggiano o visitano quel paese per un breve periodo“.
In futuro gli Stati dovranno concedere questi trattamenti speciali a tutti i titolari della carta d’invalidità, per un periodo massimo di tre mesi. Inoltre, secondo il testo concordato, gli Stati membri possono decidere se applicare le stesse misure per soggiorni superiori a tre mesi, anche per i programmi di mobilità dell’UE.
Lo scopo della direttiva è garantire a tutti i cittadini europei con disabilità la parità di accesso ai trattamenti preferenziali, come gli accessi prioritari, le tariffe d'ingresso ridotte o azzerate, l'assistenza e i parcheggi riservati durante i brevi soggiorni in altri Stati.
La carta d’invalidità sarà disponibile sia in forma fisica che digitale. Il contrassegno di parcheggio dovrà necessariamente essere in forma fisica, ma i singoli Paesi potranno offrire volontariamente una modalità digitale.
Agli Stati membri la decisione di emettere carte bilingue che prevedano la lingua nazionale e l’inglese, oltre alla possibilità di includere un codice QR come strumento anti-frode.
Secondo i dati Eurostat, nel 2022 il 27% della popolazione UE di età superiore ai 16 anni presentava una qualche forma di disabilità. Ciò equivale a 101 milioni di persone, 1 adulto su 4 cittadini dell’Unione Europea. Più si invecchia, più è probabile che si abbia una disabilità. La quota sale dall’8% dai 16 ai 19 anni, al 52% dai 65 anni in poi.
- Dai 16 ai 19 anni: 8%
- Da 20 a 24 anni: 9,5%
- Da 25 a 34 anni: 11,3%
- Da 35 a 44 anni: 14,7%
- Da 45 a 64 anni: 26,9%
- 65 anni o più: 52,2%
La percentuale di donne con disabilità è superiore a quella degli uomini in tutti gli Stati membri. In media, il 29,5% della popolazione femminile totale ha una disabilità, rispetto al 24,4% della popolazione maschile totale.
Il contrassegno di parcheggio europeo sostituirà tutti i contrassegni di parcheggio esistenti per la mobilità transfrontaliera entro 5 anni dall'entrata in vigore della direttiva.
L’accordo in Consiglio Europeo arriva dopo la proposta fatta dalla Commissione nel mese di settembre. La speranza è che il tutto possa essere finalizzato durante il semestre di presidenza belga nella metà del 2024. Ora è atteso al Parlamento Europeo, dopodiché si apriranno i negoziati tra l’emiciclo e il Consiglio.
La proposta di una tessera europea per la disabilità si basa sull’esperienza di un progetto pilota che ha avuto luogo in 8 Stati membri. Mentre la tessera europea di parcheggio prende piede da un sistema volontario già avviato da alcuni Paesi. Entrambe vanno ad inserirsi nella più ampia strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 adottata dall’UE. Un passo importante quindi, ma va ricordato che nel testo di compromesso finale non sono stati inclusi i servizi di assistenza sociale.