Era il 1972 e la Svezia diventava il primo paese al mondo a concedere alle persone transgender il diritto di cambiare il proprio genere legale e il diritto di sottoporsi a un intervento chirurgico ai genitali per l’affermazione del genere.
La legge 119/1972 è stata sottoposta a diverse modifiche nel corso dei suoi 52 anni di vita, ma ora l’esecutivo guidato da Ulf Kristersson, leader dei Moderati e di una fragile coalizione di centrodestra, sta portando avanti una battaglia contro parte del suo partito, dei Democratici Cristiani (KD), dell’estrema destra dei Democratici Svedesi (SV) e delle organizzazioni femministe.
L’obiettivo è far sì che le persone che sentono di vivere nel genere sbagliato (disforia di genere) possano trovare più facile cambiare il proprio genere legale.
In Svezia cambiare il proprio genere legale vuol dire cambiare l'indicatore di genere sul proprio passaporto e modificare il numero di previdenza sociale. Per cambiare il sesso legale non è necessario sottoporsi alla chirurgia genitale.
La legge 119/1972
Step 1. Chiunque voglia cambiare il proprio genere legale o sottoporsi ad un intervento chirurgico genitale deve aver compito 18 anni e rimanere in contatto con una clinica di genere per almeno 2 anni prima che la domanda possa essere inviata al Consiglio Legale.
Step 2. Alla domanda deve essere allegato un certificato medico della clinica di genere che attesti la diagnosi.
Step 3. Il tempo di attesa per una risposta, in media, e di almeno 6 mesi.
Oggi, la legge sul riconoscimento del genere prevede che il Consiglio Legale, un organismo indipendente, ma facente parte dell'Ente Nazionale Svedese per la Salute e il Welfare, decida se a una persona sia consentito cambiare il proprio genere legale o sottoporsi a un intervento chirurgico ai genitali per l'affermazione del genere.
Il disegno di legge
La proposta del capo di governo Kristersson, che trova l’appoggio di una parte del suo partito, dei Liberali e delle opposizioni (socialdemocratici, sinistra e verdi), mantiene il parere del Consiglio Legale, ma abbassa il limite di età per coloro che vogliono cambiare il genere legale a 16 anni, previa approvazione del tutore, e cancella l’obbligo di diagnosi medica, che diventa solo una dichiarazione del dottore attestante la volontà del richiedente.
Negli ultimi 15 anni la legge sul riconoscimento di genere è stata riesaminata e rivista più volte. Basti pensare che fino al 2013 era necessario non essere sposati ed essere sterilizzati.
Si calcola che dal 1972 circa 800 persone transgender siano state sterilizzate prima di poter correggere legalmente il sesso.
Nel 2017 il governo ha annunciato che avrebbe risarcito con 225.000 corone (circa 20.000 euro) tutti gli uomini e le donne che hanno dovuto sottoporsi a questa pratica.
Dividere la legge
Per la Federazione svedese per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali (RFSL) è importante che la legge 119/1972 sia divisa in due leggi diverse: una che riguarda il cambiamento del proprio genere legale e l’altra riguardante la chirurgia genitale.
Ciò permetterebbe un iter separato. Ad esempio la RFSL ritiene che la decisione di sottoporsi ad un intervento chirurgico ai genitali debba esser presa dal paziente insieme al medico curante, come tutti gli atri tipi di trattamenti chirurgici. Al contrario, non ritiene necessaria una valutazione medica per cambiare sesso legale più di una volta. Si dovrebbe poter cambiare con la stessa facilità con cui si può cambiare nome.
Secondo la RFSL sarebbe giusto abbassare il limite di età per cambiare il proprio genere legale, in modo che i bambini possano vivere e iniziare la scuola in conformità con la propria identità di genere.
“Non esiste un limite di età per cambiare il proprio nome. Il genere legale, invece, rimane presente sui tuoi documenti, il che ti costringe a dichiararti o a essere interrogato sulla tua identità durante i viaggi, quando richiedi la tessera della biblioteca e in tutte le situazioni in cui la tua identità richiede di essere confermata”.
— Federazione svedese per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali
“La 119/1972 non è più in linea con la visione attuale dell’identità di genere, secondo la quale corpo e identità non devono corrispondere in conformità con le norme di genere e sesso” evidenzia la RFSL.
Non si garantirebbe il diritto delle persone trans all’autodeterminazione. Non tutte le persone trans vogliono, possono o hanno bisogno di sottoporsi a un intervento chirurgico genitale per l’affermazione del genere, ma potrebbero comunque voler cambiare il proprio genere legale.
Un argomento complesso
Nel febbraio del 2022 la Svezia ha deciso di sospendere le terapie ormonali per i minori, salvo casi rari, e l’Ente Nazionale Svedese per la Salute e il Welfare ha avvertito che le mastectomie per le adolescenti che desiderano effettuare la transizione sarebbero state limitate ai contesti di ricerca.
A detta del capo di dipartimento, Thomas Linden, “lo stato incerto delle conoscenze richiede cautela”. I cosiddetti bloccanti della pubertà sarebbero stati utilizzati dai giovani adolescenti per ritardare l’insorgenza di cambiamenti fisici indesiderati.
Thomas Linden ha aggiunto che “il profilo delle persone è spesso complesso, poiché la disforia di genere si manifesta spesso in coloro che soffrono anche di altre diagnosi, come deficit di attenzione e disturbi alimentari o autismo”
Secondo l'Ente Nazionale Svedese per la Salute e il Welfare, tra il 1998 e il 2021 in Svezia, su 10 milioni di abitanti, a 8.900 persone è stata diagnosticata la disforia di genere.
Rispetto al passato, in cui il fenomeno era molto maschile, oggi la tendenza all’aumento dei casi di disforia di genere è particolarmente evidente sulle ragazze di età compresa tra i 13 e i 17 anni, +1.500% dal 2008 (dati dell’Ente Nazionale Svedese per la Salute e il Welfare).
Le associazioni per i diritti LGBTQ però, allarmate dal brusco cambio di rotta, avvertono che il taglio alle terapie ormonali “aumenterà la sofferenza e richiederà più cure e procedure invasive in futuro”.
Diagnosi di transessualismo
Secondo la Federazione svedese per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali (RFSL), ad oggi, solo le persone con una diagnosi di transessualismo possono cambiare il proprio genere legale e hanno accesso alla chirurgia genitale.
Alle persone che soffrono di disforia di genere viene raramente diagnosticato il transessualismo.
Organizzazioni femministe
Sebbene le organizzazioni femministe abbiano affermato più volte di voler evitare a tutti i costi di contrapporre la causa delle donne a quella transgender, esse ritengono che la politica si stia muovendo troppo velocemente, “dobbiamo prenderci una pausa per analizzare le conseguenze” ha dichiarato la segretaria generale della lobby femminista svedese (conta 50 organizzazioni membri), Clara Berglund.
Per le femministe svedesi tra il 2007 e il 2017, il numero di ragazze comprese tra i 13 e i 17 anni, monitorate per la disforia di genere, è aumentato del 2.300%, con un’alta prevalenza di adolescenti con autismo o disturbi dell’attenzione.
Mappa dell’accesso all’intervento chirurgico di riassegnazione del sesso in Europa
Il dibattito continua ad animare l’intero arco politico, mettendo a rischio anche la tenuta del già fragile governo che si tiene sull’appoggio esterno della destra radicale dei Democratici Svedesi.
Il voto in Parlamento è atteso per il 17 aprile.
Link utili per approfondire il tema:
Panoramica cronologica dei diritti delle persone LGBT in Svezia
Care of children and adolescents with gender dysphoria
Several psychiatric diagnoses in people with gender dysphoria