Parlamento UE: i popolari ingrossano le proprie fila, dentro nuove formazioni

Il recente ingresso di Péter Magyar e del suo Partito del Rispetto e della Libertà (TISZA) nel Partito Popolare Europeo (PPE) segna un cambiamento significativo nella politica ungherese e nella composizione del gruppo di centrodestra nel Parlamento Europeo. Questa mossa strategica riflette un più ampio adattamento politico del PPE che, alla chiusura delle urne, ha accolto anche il partito populista olandese Movimento Civico-Contadino (BBB), il partito danese Alleanza Liberale, il Partito delle Famiglie di Germania, il partito olandese Nuovo Contratto Sociale (NSC) e il partito ceco Sindaci e Indipendenti, evidenziando un approccio più inclusivo e diversificato.

L’ingresso di Péter Magyar

Péter Magyar, leader de facto del partito TISZA – Foto IG Péter Magyar

Péter Magyar, un tempo stretto collaboratore di Viktor Orbán, ha scioccato l’Ungheria denunciando apertamente la corruzione del governo e l’uso della propaganda. Dopo aver ottenuto un impressionante 30% dei voti alle elezioni europee, 7 seggi nel nuovo Parlamento, è diventato una figura di spicco in Ungheria e un temibile avversario per Orbán. La sua decisione di aderire al PPE, il gruppo parlamentare più grande dell’Europarlamento, rappresenta una svolta strategica. Questo ingresso rafforza il PPE, che aveva espulso il partito Fidesz di Orbán nel 2021 a causa delle preoccupazioni sul declino democratico in Ungheria.

Magyar ha espresso un deciso impegno per ripristinare lo Stato di diritto in Ungheria, criticando le azioni di Bruxelles, ma promettendo di lavorare per il cambiamento. La sua presenza nel PPE potrebbe offrire un’opportunità per influenzare la legislazione europea e rappresentare gli interessi degli ungheresi a livello comunitario. Nonostante condivida alcune posizioni conservatrici, come quella sulla guerra in Ucraina, Magyar si distanzia da Orbán promuovendo un approccio più trasparente e democratico.

Dentro anche gli agricoltori olandesi

Caroline van der Plas, leader del Movimento Civico-Contadino (BBB) – Foto boerburgerbeweging.nl

Parallelamente, il PPE ha accolto il partito populista degli agricoltori olandesi, Movimento Civico-Contadino (BBB), che ha guadagnato il 5,4% dei voti alle elezioni europee, ottenendo 2 seggi. Il BBB è nato durante le proteste contro le politiche governative per ridurre le emissioni agricole e si è affermato come voce critica del Green Deal europeo. La leadership del BBB ha già manifestato la sua opposizione al secondo mandato di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione Europea e ha sostenuto la possibilità di un “opt-out” dalle politiche del Green Deal.

L’inclusione del BBB tra i popolari riflette una precisa strategia del gruppo di rafforzare il suo supporto tra gli agricoltori e di opporsi a normative considerate dannose per la produttività agricola. Manfred Weber, presidente del PPE, ha dichiarato che il gruppo si identifica come “il partito dei contadini“, opponendosi a leggi come quella sul Ripristino della Natura, che considera penalizzanti per gli agricoltori.

Manfred Weber, presidente del Partito Popolare Europeo dal 31 maggio 2022 – Foto ©European Union EP

Péter Magyar e il BBB potrebbero portare nuove prospettive e influenze all’interno del PPE, ma anche sfide nella gestione delle divergenze politiche interne, specialmente riguardo le politiche ambientali e agricole. Questa evoluzione segna un’importante fase di transizione per il gruppo dei popolari e più in generale per la politica europea, riflettendo il panorama in continuo mutamento e la crescente attenzione alle istanze rurali e conservatrici.

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