L’ascesa dei Patrioti per l’Europa: chi sono e cosa vogliono

Negli ultimi giorni, il panorama politico europeo è stato scosso dalla formazione di un nuovo e potente gruppo di estrema destra. Guidato dalla leader francese Marine Le Pen e dal primo ministro ungherese Viktor Orbán (nella foto grande), il gruppo “Patrioti per l’Europa” si sta affermando come la terza forza più grande nel Parlamento europeo. Questo sviluppo ha suscitato preoccupazioni diffuse tra i partiti tradizionali e di sinistra, che vedono nell’alleanza un pericolo per la stabilità e la democrazia dell’Unione Europea.

La formazione

L’alleanza è stata formalizzata il 1° luglio e ha rapidamente guadagnato slancio, attirando partiti di destra di tutto il continente. Il gruppo è composto da 84 deputati provenienti da 12 Paesi dell’UE. La delegazione più numerosa è quella del Rassemblement National di Le Pen, con 30 eurodeputati, seguita da Fidesz di Orbán con 10 membri, la Lega di Matteo Salvini con 8 e il partito ANO dell’ex primo ministro ceco Andrej Babiš con 7. Altri membri includono il Partito della Libertà austriaco (FPÖ), Vox dalla Spagna e il Partito della Libertà olandese (PVV), ciascuno con 6 rappresentanti.

Obiettivi

I Patrioti per l’Europa si propongono di preservare le radici giudaico-cristiane dell’Europa, proteggere le frontiere esterne, e promuovere una forte Europa competitiva.

Il nostro nuovo gruppo lavorerà per preservare le radici giudaico-cristiane dell’Europa. Ci impegniamo per la massima protezione delle frontiere esterne dell’Europa. Diciamo no all’immigrazione irregolare e lavoreremo per un’Europa forte e competitiva“, ha dichiarato Kinga Gál, prima vice-presidente del gruppo e deputata di Fidesz.

Nonostante la loro rapida ascesa, i Patrioti per l’Europa avranno non poche difficoltà nel guadagnare incarichi influenti a causa di un “cordone sanitario” informale contro l’estrema destra. Questo accordo tra gli altri gruppi parlamentari mira a escludere i membri di estrema destra dalla distribuzione di posizioni chiave nell’Eurocamera.

Santiago Abascal, leader di Vox – Foto WWW.VOXESPANA.ES©2024

Tensioni e divergenze

Un tema controverso all’interno del nuovo gruppo è la guerra in Ucraina. Mentre alcune delegazioni, come Vox e PVV, sono favorevoli all’invio di aiuti militari all’Ucraina, altre, tra cui Fidesz e FPÖ, sono contrarie. La Lega di Salvini mantiene una posizione ambigua, contribuendo a creare tensioni all’interno del gruppo.

Le reazioni

Il nuovo gruppo ha suscitato reazioni contrastanti. Il primo ministro ceco Petr Fiala, membro dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), ha criticato duramente i Patrioti per l’Europa, accusandoli di servire gli interessi della Russia e minacciare la sicurezza europea. D’altro canto, partiti di destra come la Lega e il Rassemblement National vedono in questa alleanza un’opportunità per rafforzare la loro influenza e riorientare le politiche europee verso una maggiore sovranità nazionale.

Prospettive future

La formazione dei Patrioti per l’Europa rappresenta un momento cruciale per il futuro dell’Unione Europea. La loro crescente influenza potrebbe portare a una frammentazione delle politiche europee e mettere in discussione i valori fondamentali dell’UE. Con la loro agenda nazionalista e euroscettica, c’è il rischio che le divisioni interne si acuiscano, compromettendo la capacità dell’Europa di affrontare sfide comuni come la migrazione, la sicurezza e il cambiamento climatico. La comunità europea dovrà ora affrontare la difficile sfida di bilanciare la rappresentanza democratica con la salvaguardia dei principi di unità e solidarietà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *